Il British Shorthair

Per risalire alle origini del British Shorthair dobbiamo partire dagli antichi Romani. Furono loro a portare dei gatti in Inghilterra, che incrociandosi con i gatti selvatici autoctoni diedero le origini al moderno British Shorthair. Successivamente i primi British furono nuovamente incrociati con dei Persiani, allo scopo di rendere il loro pelo più soffice e la testa più rotonda.

Particolarmente indicato per la vita in appartamento, il British Shorthair non ha problemi nel rimanere solo in casa, non ha stimoli distruttivi e non ha necessariamente bisogno della compagnia di altri animali, anche se ovviamente gradisce convivere con altri British Shorthair o altri gatti dal temperamento simile. È un gatto molto intelligente, e negli ultimi anni è apparso in molti film di Hollywood e spot televisivi.

Non si lascia andare a crisi nevrasteniche e non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o per paura.
Non ama farsi stringere, decide lui quando è l'ora delle coccole. È tuttavia un gatto affettuoso, dolce ed estremamente legato alla famiglia, di cui si sente un componente alla pari.
È più legato ai padroni che alla casa. Si adatta bene ai cambiamenti e ai viaggi. Il cambio di ambiente è anzi un'occasione per esplorare nuovi orizzonti, con la curiosità innata che lo contraddistingue.
Il British è anche molto paziente con i bambini. Ama molto anche il gioco, in particolare quello che gli ricorda la caccia, in cui è molto abile.
I British Shorthair non richiedono molte cure, anche se qualche spazzolatura ogni tanto gli farebbe comodo. Possono essere soggetti all'obesità, soprattutto se sterilizzati o tenuti al chiuso, quindi va curata la loro alimentazione.

Il British Longhair

La storia del British Longhair è ovviamente legata a quella del British Shorthair, che vinse il suo primo concorso già nel 1871 in Inghilterra. Purtroppo la specie quasi scomparve con la seconda guerra mondiale.
Per mantenere in vita la razza venne incrociata con alcuni gatti senza pedigree ma tuttavia i gatti nati da questi incroci erano più slanciati dei loro antenati. Fu allora che per creare dei tratti più tondi e tarchiati furono incrociati con dei gatti persiani, e così il gene del pelo lungo venne introdotto negli allevamenti.

Lo Scottish Straight

Lo Scottish Straight è uno di quei gatti che rientra di diritto nella classifica dei felini più belli al mondo. Assomiglia ad un elegantissimo peluche ed i suoi occhi hanno la capacità di conquistare chiunque.
Si ottiene incrociando uno Scottish ed un British, e si differenza dallo Scottish Fold per le orecchie dritte mentre quest’ultimo le ha piegate. Questo gattone è in assoluto tra i più affettuosi e proprio per questo motivo amerà sempre fare incetta di coccole.

Le origini di questo gatto dal manto straordinario e dagli occhi ammalianti sono da ricercarsi nel 1961, anno in cui un gruppo di appassionati scozzesi notò la razza e la fece incrociare con un British Shorthair.
Da questa unione nacque nel 1966 il primo capostipite della razza felina. Allo Scottish Straight fu legato un subitaneo riscontro di malattie genetiche che fecero immediatamente partire una serie di incroci al fine di irrobustire la specie. Al 1987 si deve l’introduzione della varietà a pelo lungo che porta il nome di Highland Fold e Highland Straight.

Lo Scottish Fold

Lo Scottish Fold è un gatto molto affettuoso, estremamente legato alla propria famiglia umana; è docile, buono e gentile.
In passato, agli albori della sua selezione, si erano riscontrati problemi di salute. In particolare, malformazioni alla coda e alle articolazioni, causati dall'accoppiamento di esemplari della stessa razza (Fold+Fold).

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